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Sgorlón, Carlo.

Scrittore italiano. Trascorsa la sua infanzia nel Friuli contadino, si laureò in Lettere alla Scuola Normale di Pisa con una tesi su Kafka, più tardi pubblicata. Esordì nel 1960 con il romanzo Il vento nel vigneto, che riscrisse in dialetto friulano con il titolo Prime di sere (1971), in cui si racconta il faticoso reinserimento di un ergastolano graziato nel paese natio. Compose quindi La poltrona (1965) e La notte del ragno mannaro (1967), storie dal ritmo affannoso e nevrotico, e La luna color ametista (1970), il primo romanzo che rivelò la tendenza dell’autore friulano a muoversi verso i temi corali e collettivi, in cui l’individuo si realizza nel gruppo. Con il successivo Il trono di legno (1973), vincitore del premio Campiello, l'autore acquistò una consistente notorietà nazionale. Narratore fecondo, S. si indirizzò verso una prosa ora naturalistica, ora epica, in cui trovano risonanza tutti i grandi motivi della storia friulana: le invasioni subite, le grandi sventure (come il terremoto e il Vajont), le guerre mondiali, le emigrazioni. Appaiono anche i sentimenti della civiltà contadina, con le sue superstizioni e la visione magica e religiosa del mondo, e i rapporti con i popoli vicini. Tra gli altri romanzi, citiamo: La regina di Saba (1975); Gli dei torneranno (1977); La carrozza di rame (1979); La contrada (1981); La conchiglia di Anataj (1983), premio Supercampiello; L'armata dei fiumi perduti (1985), premio Strega; L'ultima valle (1987), storia leggendaria della costruzione della diga del Vajont; Il Caldéras (1988); La foiba grande (1992), che racconta le terribili vicende dell’Istria e della sua gente dal 1939 al 1947; Il regno dell'uomo (1994); Voci a Jerushalejim (1995); Il costruttore (1995); La malga di Sîr (1997); Il processo di Tolosa (1998); La tredicesima notte (2001); L'uomo di Praga (2003); Le sorelle boreali (2004). Scrittore appassionato del destino dell’uomo, S. compose inoltre racconti (Il paria dell'universo, 1979; Il quarto re mago, 1986; Racconti della terra di Canan, 1989), saggi (Kafka narratore, 1961; Invito alla lettura di Elsa Morante, 1972; Gli affreschi di Tiepolo nel Veneto, 1982) e l'opera teatrale Le parole sulla sabbia (1971) (n. Cassacco, Udine 1930).